Gli arazzi raffaelleschi svelati: il Ducale illustra i lavori di restauro effettuati

Dopo un lavoro di quasi un anno è terminato l’intervento di manutenzione straordinaria sul ciclo degli arazzi di Palazzo Ducale dedicati alle storie dei santi Pietro e Paolo. A conclusione dei lavori, venerdì 25 giugno alle ore 17 nell’Atrio degli Arcieri è stata indetta una conferenza alla quale seguirà una visita guidata presso l’appartamento degli Arazzi per ammirare i grandi manufatti a lavori ultimati. Interverranno durante l’incontro Stefano L’Occaso, Direttore di Palazzo Ducale, Emanuela Daffra, Direttore della Direzione Regionale Musei Lombardia, Nello Forti Grazzini, storico dell’arte, Tiziana Benzi, titolare della ditta di restauro che ha eseguito le opere e Fiorenza Bacciocchini, Direttore Generale di Fondazione Banca Agricola Mantovana. 

La partecipazione è gratuita e, per la tutela della salute pubblica e per assicurare il corretto distanziamento interpersonale in sala, è obbligatoria la prenotazione in una delle seguenti modalità: tramite compilazione del semplice modulo online, via mail su pal-mn@beniculturali.it oppure via call center al numero 333 4910543 attivo ogni martedì e venerdì dalle ore 10 alle 12.

Voglio prenotarmi per la conferenza – 25 giugno 2021 alle ore 17 in Atrio degli Arcieri

Lo stesso giorno, a partire dalle ore 19 e durante l’apertura straordinaria serale fino alle 22 (ultimo ingresso ore 21.30), sarà possibile per i visitatori di Palazzo Ducale assistere agli approfondimenti della restauratrice Tiziana Benzi presso la Sala dei Papi che mostrerà al pubblico alcuni passaggi salienti dell’intervento recentemente concluso svelando i segreti del “dietro le quinte”.

Com’è noto, il Palazzo Ducale di Mantova conserva un’importante testimonianza dell’attività di Raffaello Sanzio. Nonostante i tentativi fallimentari da parte di Isabella d’Este, del suo consorte Francesco II e del successore di quest’ultimo, Federico II, di avere un’opera del “divino” maestro a Mantova, fu il cardinale Ercole Gonzaga a riuscire in questo intento intorno alla metà del Cinquecento. Ercole acquistò una delle serie di arazzi tessute a partire dai celebri cartoni realizzati da Raffaello per il ciclo destinato alla Cappella Sistina, su commissione di papa Leone X.  La serie mantovana, costituita da 9 arazzi, fu tessuta a Bruxelles, dove erano rimasti i cartoni raffaelleschi. I tessitori lasciarono le proprie “firme” tramite le marche inserite nelle cimose, cioè le bordure oggi nascoste dalle cornici. Accanto alla marca della città di Bruxelles, sono state individuate quelle di Jan van TieghemFrans Ghieteels e del cosiddetto Maestro della marca geometrica. Nel 2020, all’interno del programma di celebrazioni legate al cinquecentenario della morte di Raffaello (Raffaello 1520-2020), si è deciso di eseguire un intervento di manutenzione straordinaria sui 7 dei 9 arazzi che non sono stati oggetto di restauro negli ultimi anni. L’intervento, eseguito dalla ditta Tiziana Benzi di Piacenza, si pregia della consulenza dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze e di un finanziamento di Fondazione Banca Agricola Mantovana. L’intervento ha migliorato lo stato di conservazione delle opere, intervenendo soprattutto sul metodo di ancoraggio, in origine previsto attraverso chiodi sostituiti con un ingegnoso sistema a strappo. Dopo il restauro del 1779 ad opera della ricamatrice mantovana Antonia Carrè Lorenzini, celebrato dal Conte Luigi Bulgarini persino con un sonetto, l’intervento appena ultimato costituisce il momento più importante per la valorizzazione di queste straordinarie opere d’arte.